Taping Elastico® Applicazioni nello Sport

Taping Elastico® Applicazioni nello Sport

Dal titolo del libro pubblicato a giugno 2014: Taping Elastico Applicazioni nello Sport Il metodo Taping Elastico® è un ausilio ormai diffusamente utilizzato in terapia, riabilitazione, rieducazione, riatletizzazione e nel miglioramento del benessere generale. Un metodo nato per offrire un prezioso supporto nella gestione dell’atleta. Da tempo, il Taping, è utilizzato nei recuperi da infortuni come stimolo drenante e di prevenzione per le recidive. Attraverso le sue caratteristiche fisiche, Taping Elastico®, consente di potenziare le naturali capacita di autoguarigione dell’organismo, favorire il defluire di liquidi statici e migliorare le capacità contrattili. Dopo un’impegnativa ricerca sperimentale e una consolidata esperienza pratica, questo metodo supera i consueti concetti di bendaggio sportivo proponendo un modello di applicazione per il miglioramento della performance in allenamento e, dove concesso, in gara. I bendaggi presentati sono inediti, innovativi e avvolgono le varie catene cinetiche sport specifiche. Ogni applicazione è stata studiata analizzando la biomeccanica del gesto tecnico, ed è stata testata su numerosi atleti di vario livello prestativo. Alla base di tutto il lavoro svolto c’è un progetto di ricerca su larga scala in atleti di pallavolo, calcio, basket, tennis, nuoto, ciclismo, rugby e sport da combattimento. Ogni atleta ha indossato l’inedita applicazione, sia in allenamento che in gara, riportando feedback riguardanti: la percezione dell’applicazione a riposo, la percezione dell’applicazione nel riscaldamento, la percezione dell’applicazione durante gli atti motori, la percezione nel complesso dell’attività. Ogni applicazione presentata ha riportato sempre feedback positivi, dimostrando un miglioramento delle varie capacità allenabili sia in allenamento sia in gara.

Progetto di Ricerca: Applicazione del Taping Elastico® nel Nuoto

Il principio di queste tecniche è fondato sui due concetti neurofisiologici che sono alla base del metodo: la decompressione dei tessuti superficiali, quindi la mobilizzazione dei fluidi per variazione dei gradienti pressori e la stabilizzazione muscolare; l’incremento dell’attività neuro-motoria per feedback neuro-muscolare. La decompressione dei tessuti, cioè l’effetto delle convoluzioni sulla cute, determina un minor gradiente pressorio, quindi, un richiamo di sangue che viene mobilizzato dagli spazi interstiziali. Ne consegue che l’organismo si riorganizza mobilizzando tale staticità di fluidi e riossigenando i tessuti più profondi.

Applicazione decompressiva della muscolatura paravertebrale lombare.

Nella stabilizzazione, invece, attraverso studi condotti con elettromiografia e dinamometri si è osservato che la permanenza del nastro elastico è in grado di aumentare la forza muscolare. Questo, verosimilmente, avviene per un riflesso cutaneo in grado di stimolare le interconnessioni midollari e determinare un potenziamento del segnale in uscita.

Applicazione stabilizzante muscolo quadricipite.

Queste due metodologie sono combinate in traiettorie che, nel complesso, stimolano le normali potenzialità dell’organismo consentendo di aumentare le capacità neuro-psico-fisiche, diminuendo i tempi di recupero.

TRAUMATOLOGIA

Il metodo Taping Elastico in ambito sportivo propone, inoltre, una serie di applicazioni per la gestione dell’infortunio. Ad esempio, esistono applicazioni linfodrenanti che sono utilizzate con lo scopo di potenziare il deflusso dei fluidi stravasati. Tali tecniche di applicazioni seguono l’anatomia del sistema linfatico diramandosi dalle principali stazioni linfonodali in direzione dei dotti linfatici. Esistono, inoltre, specifiche applicazioni stabilizzanti per il danno articolare. Questo nuovo concetto di stabilizzazione consente, oltre a migliorare il controllo articolare quando l’atleta indossa il nastro, di dare una stimolazione propriocettiva in grado di rieducare e di potenziare l’articolazione nel tempo. Grazie a questa innovativa tecnica l’articolazione deficitaria rimarrà potenziata anche a nastro rimosso.

INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI

Poiché il metodo Taping Elastico non è uno strumento invasivo, non esistono vere e proprie controindicazioni alla metodologia. Quelle esistenti sono legate allo stato cutaneo della regione applicata. E’ quindi controindicato applicare:

• nelle lesioni cutanee; • nelle dermatiti; • nelle patologie dermatologiche; • sui nevi; • sulle angiopatie.

Le indicazioni sono legate principalmente alla tempistica di applicazione. Essendo le traiettorie di questa innovative applicazioni principalmente stabilizzanti, la risposta sarà un aumento del tono durante l’attività e a riposo. Per questo motivo è consigliato applicare un’ora prima della prestazione e rimuovere subito dopo.

BIBLIOGRAFIA

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